Di Frankestein Magazine a me piace la libertà. È un progetto editoriale indipendente, sperimentale, con una cifra stilistica eterogenea dettata, soprattutto, dalla curiosità.
Ho conosciuto i suoi fondatori Marcello Mosca, Emiliano Fadda, Dario Guccio e Stefano Coizzi e mi sono appassionato. Da lì a decidere di affidare a loro il progetto di un’installazione da EXIT Milano durante il #Fuorisalone2023 il passo è stato breve.
È nato così Puzzled Frank, una mostra ideata intorno al materiale di DELES Group ovvero il cartone. Quattro pannelli di quasi due metri per due fanno da sfondo alla sala da pranzo del ristorante di piazza Erculea a partire dal 17 aprile. Il fumetto è il protagonista: irriverente, provocatorio, pop. Il quinto elemento, quello che dà senso a Puzzled Frank, sono due sagome umane sovradimensionate, che per il team di Frankenstein Magazine e per me rappresentano l’idea di #thinkoutsidethebox che poi è esattamente il fil rouge che collega l’installazione alla #DesignWeek milanese: il coraggio e il talento del pensiero laterale, dell’uscire creativamente e produttivamente dalla comfort zone. Una competenza tutta italiana che viene celebrata dall’evento di settore più importante del mondo: il #SalonedelMobile di Milano e le centinaia di eventi collaterali che animano la città fino al 23 aprile.
Con il design ho una relazione di passione curiosa. È un elemento basilare del nostro lavoro di creatori di packaging con #DelesGroup. Ma è anche una disciplina che ispira il mio fare, il mio modo di pensare. Praticare con grande testardaggine una visione non ordinaria, ispirata dai gesti e dalle parole delle persone che mi circondano e dai miei partner di affari. Così come allenarmi a non temere il confronto con il nuovo, l’ascolto di ciò che non è per me ordinario, la vicinanza con ambienti e persone che mi rivelano sempre un punto di vista diverso.
Accade anche nella mia relazione con la cooperativa sociale #FondazioneCLS, che ha collaborato alla produzione del progetto e del piccolo regalo per gli amici e i visitatori di Puzzled Frank con il suo team di lavoratori “fragili”. E ovviamente con i quattro giovani professionisti di Frankenstein Magazine, che hanno avuto carta bianca per mettere in scena le loro idee e la loro creatività in grande autonomia e libertà.
Il pay off di Puzzled Frank è “Match or mess, you decide”. Un invito a rimettere in ordine o a cambiare le carte in tavola, a seconda del momento, degli obiettivi, delle inclinazioni. Un invito a stare, di tanto in tanto, nel caos, nello sconosciuto, in quel magma di potenzialità da cui nasce, inevitabilmente, qualcosa di nuovo.