Common Bites

Il 23 marzo la puntata zero di Common Bites. Eravamo in tanti e appassionati, uomini e donne insieme. Ho voluto questo format sul talento femminile per generare uno spazio di incontro reale e pragmatico. Vi spiego perché sono felice di averlo fatto e perché lo farò ancora.

Cos’è rimasto delle parole e delle riflessioni di chi ha parlato?

 La consapevolezza di aver visto giusto: mescolare le carte, confrontarsi fra generi e età diverse, aiuta tutti ad ampliare il pensiero e le opinioni. Ci sono stati momenti di frizione, soprattutto intergenerazionale. Ma è giusto cominciare una conversazione fra persone di età diverse. Ed è utile sentire l’energia di una trentenne – Gaia Alaimo che punta il dito con veemenza su situazioni che definisce “inaccettabili”, un aggettivo forte che dà la misura di come la richiesta di cambiamento sia radicata nel mindset delle giovani professioniste. Cosa non scontata in donne di altre generazioni.

E partirei da qui, per sottolineare un fatto autoevidente: la questione “femminile” è culturale e individuale, riguarda tutti ma occorre un punto di vista personale aperto al cambiamento. Abbiamo bisogno di confrontarci e aumentare la nostra consapevolezza personale e professionale sul tema.

Incontrarsi, scontrarsi, trovare delle mediazioni è necessario, soprattutto nei luoghi in cui si prendono le decisioni e si possono concretamente cambiare le policy, migliorando in modo consistente la vita quotidiana di tante persone.

Tenere alta l’attenzione, non per paura di sbagliare, ma per imparare, perché mi è bastato ascoltare l’avvocata Ilaria Li Vigni per due minuti per capire che il problema esiste, e che la sua gravità è supportata dai dati persino nell’ambito della giurisprudenza: a partire dalla differenza delle parcelle. Questioni che vanno difese personalmente, con grinta e energia, e collettivamente, creando ambienti di lavoro sereni e protettivi perché tutti possano esprimere il proprio talento liberamente.

Altro tema presente: la paura. Ecco, io sto cercando di costruire aziende in cui le donne non abbiano timore di condividere le proprie scelte. Per essere più chiaro: mi sembra assurdo che si debba avere paura di annunciare una gravidanza. E anche questo succede ancora molto. Il timore è basato sui fatti, non è irrazionale. Quindi rimaniamo solo noi manager e imprenditori, di ogni genere, per cambiare davvero le cose e non perdere talenti, energie, competenze.

Alessandro Decio, CEO di Banco Desio,  ieri sera mi ha ricordato che smarrire lungo il percorso metà del capitale umano disponibile è uno dei fardelli più pesanti per l’economia italiana. E ha detto in modo chiaro e deciso come i team “monogenere” siano assolutamente inefficienti. Una constatazione al medesimo tempo estremamente concreta e vagamente malinconica, che mi ha fatto capire che questa è la strada, ed è necessario percorrerla.

0 Shares:
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You May Also Like
Leggi di più

Una serata da InGalera

Non conosciamo il carcere e non sappiamo quali siano le dinamiche che regolano l’esistenza quotidiana delle persone che lo abitano: carcerati, operatori, volontari. Sappiamo poco delle attività di recupero, della loro effettiva efficacia, dell’impegno delle persone che in molti istituti carcerari lavorano per dare un senso all’esperienza della detenzione. Finché un giorno non ci capita di andare a cena da #InGalera, il ristorante che Silvia Polleri ha fondato con la sua cooperativa abc il sapere in tavola. #InGalera è un…
Leggi di più

Le belle storie di Wembrace Awards #1

Stasera sarò al Charity Gala Dinner di Wembrace Awards. Sono emozionato e molto orgoglioso che Deles sia fra i corporate partner del progetto voluto da Bebe Vio e dal movimento WEmbrace. Leggo dal loro comunicato ufficiale: “WEmbrace mira a far convergere, unire e rafforzare le voci che parlano di inclusione, esaltando le qualità di tutti ed abbracciando le diversità”. E, a proposito di Wembrace Awards, prosegue: “Sono state indicate oltre 100 storie di persone, associazioni, organizzazioni, che si sono distinte…
Leggi di più

Ship it to the future

Una diretta Instagram per lanciare una sfida ai giovani talenti. A me piace parlare con i giovani. Trovo che la loro visione del lavoro, delle relazioni e del futuro sia tremendamente diversa da quella che abbiamo saputo manifestare noi della Generazione X. E non si tratta di differenze reattive, polemiche o contestatarie. Si tratta per la prima volta da secoli di un allontanamento discreto e tutto sommato silenzioso dai valori della generazione che li ha preceduti. Una distanza talmente ampia…
Leggi di più

Le belle storie di Wembrace Award #2

C’era un’energia incredibile ieri sera al charity event per la consegna dei WEmbrace Award. La sensazione concreta che il mondo possa davvero essere un posto migliore in cui tutti, nella loro diversità possono trovare un posto nel rispetto, nella bellezza dei progetti, nell’intelligenza delle soluzioni. Ecco: ancora una volta ho capito che tutto può essere trasformato in valore, anche le storie più difficili. Dei cinque premiati sappiamo già tutto dai giornali. Qui invece vi do la mia opinione personale. Piena…
Leggi di più

Puzzled Frank: il Fuorisalone 2023 da Exit – Gastronomia Urbana

Di Frankestein Magazine a me piace la libertà. È un progetto editoriale indipendente, sperimentale, con una cifra stilistica eterogenea dettata, soprattutto, dalla curiosità. Ho conosciuto i suoi fondatori Marcello Mosca, Emiliano Fadda, Dario Guccio e Stefano Coizzi e mi sono appassionato. Da lì a decidere di affidare a loro il progetto di un’installazione da EXIT Milano durante il #Fuorisalone2023 il passo è stato breve. È nato così Puzzled Frank, una mostra ideata intorno al materiale di DELES Group ovvero il…
Leggi di più

Boomers contro millennials

Secondo Beniamino Pagliaro i boomer stanno raccontando ai millennial 7 grandi e pericolose bugie. O meglio: le hanno raccontate, perché la verità è che la nuova generazione ormai ha aperto gli occhi. Per fortuna di tutti. Ho voluto organizzare la presentazione di “Boomers contro Millennials” di Beniamino Pagliaro il 4 aprile da EXIT – PASTIFICIO URBANO perché è un libro importante. Parla con onestà di un gap generazionale tossico, che impedisce all’Italia di cominciare a costruire un futuro vivibile se…